L’esposizione, organizzata su tre livelli nel complesso monastico di Santa Agata, ripercorre la storia dell’occupazione del territorio spoletino e della Valnerina da parte di popolazioni umbre e sabine fino alla romanizzazione, attraverso reperti archeologici databili dalla fine del II millennio a.C. in avanti.
Tra i materiali esposti sono da segnalare bronzetti votivi, corredi funerari databili tra VII e VI secolo a.c. e frammenti in osso di un elaboratissimo letto funebre del I secolo a.C.
Il percorso di visita include il Teatro Romano edificato nel I secolo a.C. e riportato alla luce nel 1954.
Utilizzato in epoca medioevale come cava di pietre, molte delle quali impiegate nella costruzione della Rocca albornoziana, diventa durante il periodo estivo palcoscenico d’eccellenza per spettacoli di danza o teatro nell’ambito del famoso Festival dei Due Mondi.
